Blog dal cuore di Beirut

Mana è una ragazza libanese poco più che ventenne che vive con la famiglia a pochi chilometri dal centro di Beirut, è scrive sul suo blog della guerra tra Israele e Libano sin dal suo inizio alcuni giorni fa.
Wired News ha intervistato l’autrice del blog, la quale ha accettato l’intervista solo a patto di rimanere anonima, per la paura di rappresaglie.


Contattata al telefono da Wired News Mana ha affermato che internet è stato uno strumento incredibile per aiutare i libanesi a comunicare, ma più importante è il fatto che ha permesso il dialogo con persone che vivono la guerra dall’altra parte.

Molte persone hanno trovato così un modo per mettersi in contatto ed avere almeno uno un spiraglio di dialogo, seppure tra mille difficoltà, poichè la guerra provoca guasti ai sistemi telefonici e alle fonti di energia elettrica.
Gli utenti dei blog (quello di Mana non è l’unico) hanno modo di comprendere la situazione politica di entrambe le parti e possono rendersi conto che non tutti da una parte supportano gli Hezbollah e odiano Israele, e non tutti dall’altra sono per l’uso delle armi.

Senza facili entusiasmi, e senza andare troppo a fondo nell’analisi dell’impatto che può avere la blogosfera in situazioni così drammatiche, direi che è senz’altro è un modo mai visto prima di poter “comunicare” con i “nemici” ed aggirare le imposizioni dei governi che vietano qualsiasi contatto.
A tale proposito Mustapha Hamoui autire del blog Beirut Spring ricorda che per ragioni di sicurezza nazionale c’è una legge che vieta qualsiasi contatto tra Israeliti e Libanesi.

Mana e la sua famiglia essendo in posseso di doppia cittadinanza saranno presto evacuati da Beirut, con tutti i dissidi interiori che può generare una fuga dal proprio paese in guerra.