Censura

Immaginiamo qualcosa di grottesco usato per smascherare l’ipocrisia dei (pre)potenti, immaginiamo che questo venga proposto all’interno di un programma satirico di sabato sera, in tarda serata, su di una televisione italiana che si promuove come libera, ma che relega questo tipo di spettacoli in fasce orarie improponibili per un popolo come quello italiano, il quale in quelle stesse ore di ogni settimana, è preso nel becero festeggiare della propria agonia di civiltà (se mai popolo italiano -si possa affermare- sia mai esistito, nei termini di nazione moderna).

Questa è l’immagine reale di quanto accaduto una settimana fa, e cioè: un intero popolo era nelle pizzerie, i ristoranti, le discoteche, i locali notturni,i circoli pseudoculturali -dove si evade allegramente il fisco- a smaltire la fatica settimanale di essere italiani; mentre su la7 Daniele Luttazzi con una gag, che da ora in avanti resterà memorabile, affermava che un’orgia sado-maso di potere ha portato l’Italia -cioè il suo stesso paese dove vive e paga le tasse- a violare la propria costituzione per essere trascinato attraverso la menzogna in una guerra fondata solo su principi di natura economico/energetica con i soldi dei cittadini italiani, provocando migliaia di morti.

Un lampo di genio oserei dire, se non ci soffermasse alle apparenze, che questa stessa immagine renderebbe volgare, ma evidentemente per quelli di la7 gli italiani non sono in grado di comprendere che la satira (proposta in un contenitore satirico evidentemente) è un genere letterario ed artistico, ed ecco così che una metafora, che secondo me rivela il genio artistico di Luttazzi diventa l’ennesima scusa per sottrarre a quei pochi milioni di italiani che seguivano il programma, il gusto di avere -in un paese di circa 50 milioni di abitanti narcotizzati- un vero programma satirico.

Ed ora immaginiamo, da questa sera ancora una volta, un Italia senza Daniele Luttazzi e la sua satira, mentre quelle stesse persone che hanno censurato Daniele Luttazzi, continueranno a pisciare addosso, cagare in bocca e frustare Giuliano Ferrara in una vasca da bagno.
E questa è l’immagine reale di quanto continuerà ad accadere in Italia negli anni a venire.